Storia

In Europa

Nel 1985, l’allora Consiglio dei ministri europei (ora Consiglio dell’Unione europea) lanciò l’iniziativa Città europea della cultura su proposta di Melina Merkouri, Ministro greco della cultura, designando per prima la città di Atene. L’obiettivo era quello di mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa insieme alle loro caratteristiche comuni, promuovendo l’importanza del contributo della cultura allo sviluppo delle città.

Il programma, il cui nome è stato modificato in Capitali europee della cultura nel 1999 (in inglese European Capitals of Culture, acronimo ECOC), ha riscosso un successo crescente, dimostrando che il titolo, detenuto per un anno, costituisce per le città premiate un’occasione di riqualificazione urbana, di promozione del profilo internazionale e nazionale, di rilancio della cultura locale e del turismo.

Fino al 2004, la selezione è stata svolta quale iniziativa intergovernativa, nell’ambito della quale gli Stati membri sceglievano collegialmente il comune che avrebbe rivestito il ruolo di Città/Capitale europea della cultura e ricevuto il finanziamento della Commissione europea.

A partire dal 2005, le istituzioni europee hanno cominciato a partecipare alla selezione, fino a una completa riorganizzazione di quest’ultima, a seguito della forte competizione tra gli Stati per l’aggiudicazione del titolo, avvenuta nel 2006, con la Decisione n. 1622/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 2006, che ha stabilito un’azione comunitaria a favore della manifestazione Capitale europea della cultura per gli anni dal 2007 al 2019.

Da allora, la selezione viene svolta a livello centralizzato dalla Commissione europea in collaborazione con i governi nazionali, i quali, due per anno, sulla base di un ordine di designazione prestabilito, concorrono alla procedura per l’individuazione della Capitale europea della cultura.

Nel 2014, la Decisione n. 445/2014/UE del Parlamento e del Consiglio del 16 aprile 2014, ha prorogato l’azione dell’Unione Capitali europee della cultura per gli anni dal 2020 al 2033, definendo il relativo calendario di designazione.

Nel 2017, la Decisione (UE) 2017/1545 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 settembre 2017, che ha modificato l’iniziativa, prevedendo che negli anni designati, oltre alle due città da individuarsi in un paese candidato o potenzialmente candidato a entrare nell’Unione europea e/o in uno Stato membro, il titolo venga conferito anche a una città di un paese dell’Associazione europea di libero scambio che è parte contraente dell’accordo sullo Spazio economico europeo (“paese EFTA/SEE”).

A seguito della pandemia da COVID-19, diffusasi in tutto il mondo nel corso del 2020, le misure di contenimento adottate a livello nazionale ed europeo hanno impedito lo svolgimento dei programmi culturali previsti dalle due Capitali europee della cultura selezionate (Fiume per la Croazia e Galway per l’Irlanda. Di conseguenza, con la Decisione (UE) 2020/2229 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, è stato disposto che le due città mantenessero il titolo fino al 30 aprile 2021, facendo slittare al 2023 il conferimento del titolo a Romania e Grecia, insieme all’Ungheria quale paese candidato o potenzialmente candidato all’UE.
Il titolo, dal 1985 al 2021, è stato attribuito a più di 65 città in tutta Europa.
Per conoscere le città già designate quali future Capitali europee della cultura è possibile consultare la pagina relativa nel sito web della Commissione europea.

In Italia

L’Italia ha aderito sin da subito all’iniziativa, tanto che la seconda Città europea della cultura nel 1986 fu Firenze.

Nel 2000, quando ormai la manifestazione aveva preso il nome di Capitale europea della cultura, Bologna venne designata insieme ad altre otto città europee (Reykjavík, Bergen, Helsinki, Bruxelles, Praga, Cracovia, Santiago di Compostela, Avignone).

Nel 2004 è stata la volta di Genova, che ha condiviso nello stesso anno il titolo con la città di Lille, in Francia.

Per il 2019 il riconoscimento è stato attribuito a Matera, dopo una competizione tra ben 21 città italiane aspiranti a essere Capitali europee della cultura, cominciata nel 2013. Proprio in considerazione della vasta partecipazione e dell’alta qualità dei progetti presentati, il Consiglio dei ministri decise di premiare le altre città finaliste (Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena) istituendo l’iniziativa nazionale Capitale italiana della cultura nel 2014 e insignendole congiuntamente del titolo nel 2015.

In base all’ordine di designazione stabilito a livello europeo, la prossima Capitale europea della cultura sarà ospitata dall’Italia nel 2033. Tuttavia, in vista della Capitale 2025, per la Slovenia, uno dei due Stati ospiti per quell’anno, si è candidata, tra le altre città, Nova Gorica, insieme al suo versante italiano, ovvero Gorizia: la candidatura transnazionale è così risultata vincitrice, conferendo all’Italia un riconoscimento in più rispetto al previsto.