Pistoia 2017
Cinta a nord dalle montagne e incastonata nel verde dei suoi vivai, Pistoia è il capoluogo di provincia in Toscana che può vantare l’esistenza di aree agricole ai margini della città storica.
Il passato di questa città di origine romana risulta subito evidente quando, visitandola, ci si addentra in un inaspettato percorso ricco di chiese, chiostri, palazzi e tesori artistici non solo del passato ma anche di un tempo più recente. Tra vicoli medievali e piazzette irregolari, prestigiosi palazzi e piccole case-torri, emerge una città sorprendente, dal fascino discreto.
È stata designata Capitale italiana della cultura per il 2017, infatti, principalmente per il suo patrimonio artistico e architettonico ma anche per l’impegno con cui ha promosso e sostenuto progetti e iniziative finalizzate a valorizzare identità e tradizioni.
Gli eventi del 2017 hanno spaziato dall’arte alla musica, dall’antropologia al teatro, dall’animazione degli spazi urbani alle iniziative per i più piccoli e per la riscoperta del verde e del paesaggio. Tutte le attività sono state pensate appositamente per condividere percorsi di riflessione con i cittadini e i visitatori e per dare vita a nuovi modelli di produzione culturale. La rigenerazione urbana è stata il cuore del progetto di Pistoia 2017.
Particolare attenzione è stata riservata alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico: oltre al restauro di edifici e monumenti, il progetto cardine della riqualificazione cittadina ha riguardato il recupero dell’area dell’antico Ospedale del Ceppo, in pieno centro storico, trasformato in un quartiere di elevata qualità ambientale, urbanistica e architettonica, completamente pedonale e immerso nel verde. Anche l’arte è stata naturalmente una delle direttrici principali del programma. Come nel Rinascimento, anche in epoca contemporanea, Pistoia continua infatti ad attrarre artisti, in un proficuo scambio con il mondo internazionale dell’arte. Ne è esempio la Collezione Gori alla Fattoria di Celle, laboratorio creativo di arte ambientale nel quale hanno lasciato un segno, tra gli altri, Alberto Burri, Daniel Buren, Jean-Michel Folon, Anselm Kiefer, Robert Morris, Claudio Parmiggiani, Sol Lewitt.
Sito istituzionale della città