Cagliari 2015

Cagliari è la città principale e più popolosa della Sardegna, al centro di un’area metropolitana di 430 mila abitanti (oltre 150 nel solo capoluogo), nonché porta d’accesso dell’isola e hub crocieristico del Mediterraneo. Custodisce nei quattro quartieri storici vicende millenarie che vanno dalla preistoria al governo sabaudo. Il quartiere Castello sorge sul colle più alto, caratterizzato da antichi bastioni e da pittoresche stradine su cui si affacciano dimore nobiliari: Palazzo Regio e Palazzo di Città, oltre alla cattedrale di santa Maria. Il quartiere Villanova è collegato al Castello dalla scalinata del bastione di saint Remy, mentre la “Marina” nata per accogliere pescatori e mercanti, è simbolo di una città multietnica. Infine il quartiere storico di Stampace si colora ogni primo maggio per la Festa di sant’Efisio. Tra le sue strette stradine c’è la chiesa barocca di sant’Anna. A pochi passi dal centro storico si trova l’Anfiteatro, una delle maggiori testimonianze romane della Sardegna, e l’Orto Botanico, oasi verde nel centro città. Città ricca di attrazioni naturalistiche: la laguna, il parco di Molentargius-Saline, da cui si può osservare il volo dei fenicotteri rosa.

È diventata Capitale nell’anno in cui nasce il titolo “Capitale italiana della cultura”. Il 2015 ha avuto così cinque facce, cinque città con i loro tesori e mille iniziative: insieme a Cagliari ci sono Lecce, Perugia, Ravenna e Siena. Cagliari ha arruolato abitanti e artisti per visitare, interpretare e ridisegnare paesaggi naturali e tessuto urbano. Un intenso programma di arte pubblica diffusa en plein air – musica, teatro, arte e geopolitica – che ha ridisegnato la geografia culturale e sociale della città, abbattendo i confini tra centro e periferie. Con curatori e artisti internazionali e il coinvolgimento della cittadinanza: concerti, mostre, installazioni, performance, laboratori e incontri.

La città si è trasformata in un autentico cantiere culturale: un laboratorio di sperimentazione e produzione nell’arte, nella musica, nel teatro, nel balletto, che coinvolge grandi artisti internazionali e le diverse comunità che compongono la città. La città si è fatta palcoscenico diffuso, uno scenario per installazioni, percorsi sonori, eventi di comunità. Agli artisti invitati è stato proposto dal Comune di Cagliari e dal direttore artistico della manifestazione – Maria Paola Zedda – di tracciare un percorso di partecipazione. Ecco dunque che, accanto al progetto dei Future Farmers e al catwalk visionario del coreografo Enzo Cosimi, si sono svolti concerti nelle abitazioni e sui balconi delle case del centro storico, laboratori e performance nelle case degli anziani. Così a Cagliari l’arte e la cultura contemporanee sono diventate festa, divertimento ma anche costruzione del futuro e sfida sociale.

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