Procida 2022
L’isola di Procida fa parte, insieme a Ischia, Nisida, e Vivara, delle isole Flegree. Queste, con la splendida Capri (a circa trenta chilometri), formano l’arcipelago campano. Procida si trova quindi nel Golfo di Napoli ed è bagnata dal Mar Tirreno. Il fascino dell’isola è quello tipico dei borghi marinari, con le tradizionali casette colorate affacciate sul mare; a differenza delle altre che compongono l’arcipelago, Procida ha mantenuto intatte le sue peculiarità e possiede ancora un fascino selvaggio e autentico. Una buona parte del suo litorale è tutelato e rientra nell’area marina protetta “Regno di Nettuno”. A Procida i luoghi storici si incastonano nel paesaggio naturale e nelle spiagge dal mare cristallino. Il suo territorio è suddiviso in nove contrade, dette grancìe, che sono: Terra Murata, Corricella, Marina Grande Sent’cò, Semmarezio, San Leonardo, Madonna della Libera, Sant’Antuono, Sant’Antonio e Chiaiolella.
L’isola ha cominciato a diventare famosa verso la fine degli anni Cinquanta grazie al libro “L’Isola di Arturo” scritto da Elsa Morante e a capolavori cinematografici come “Il postino” con Massimo Troisi e, in seguito, “Il talento di Mr. Ripley” con Matt Damon.
Procida Capitale italiana della cultura 2022 si inscrive in una strategia di ampio orizzonte, che guarda da un’isola al mondo, all’Europa, al Mezzogiorno. Il tema di Procida è, infatti, “l’isola che non isola”. Il progetto è ispirato all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sulla sostenibilità e prevede 44 progetti culturali e 150 eventi per 330 giorni. E poi 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo, con il coinvolgimento diretto di oltre 2000 cittadini.
Il programma è suddiviso in cinque sezioni: Procida Inventa (progetti che pianificano processi artistici: mostre, cinema, performance e opere site specific); Procida Ispira (progetti che candidano l’isola quale fonte d’ispirazione, sia come luogo reale, che come spazio dell’immaginario); Procida Include (progetti di inclusione sociale che utilizzano i linguaggi dell’arte come strumenti di espressione dell’individuo posto in relazione alla collettività); Procida Innova (progetti che promuovono il rapporto tra cultura e innovazione in un percorso di ripensamento strategico del patrimonio culturale); Procida Impara (progetti che promuovono il rafforzamento di una comunità educante). Una porzione significativa del programma, sempre in coerenza con gli obiettivi e i traguardi dell’Agenda 2030, si è concentrato sui bisogni delle persone più deboli e vulnerabili, nel pieno rispetto delle diversità di etnia e culturale, fedeli allo spirito di tolleranza, di apertura, di inclusività che quest’isola nell’arco di secoli ha sempre saputo preservare. Il progetto non è circoscritto allo spazio geografico dell’isola di Procida, ma si estende ai Comuni dei Campi Flegrei (Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida, Quarto) e a tutte le isole minori.
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